Da Silvi al Castello di Lady Hawk
Partendo Da Silvi ci dirigiamo verso uno dei Castelli più belli e Conosciuti d’Abruzzo, quello di Rocca Calascio in provincia dell’Aquila. Per un breve tratto percorriamo verso sud la A14, fino allo svincolo per Roma dove imbocchiamo la A25 fino all’uscita Bussi Popoli, da qui seguiamo le indicazioni verso Calascio.
Il punto di maggiore interesse di Rocca Calascio è senz'altro il suo spettacolare castello, situato a 1500 mt di altitudine in una posizione strategica che gli consentiva di controllare tutte le valli circostanti della Baronia di Carapelle. Inizialmente era una torre d'avvistamento in pietra bianca locale a conci squadrati, furono poi aggiunte la cinta muraria in ciottoli e le quattro torri angolari a pianta circolare che avevano una funzione militare.
L'accesso al castello un tempo avveniva tramite una scala lignea retrattile appoggiata su due blocchi di pietra sottostanti, ma oggi è possibile accedervi tramite un ponte di legno. Se volete scattare foto panoramiche, vi suggeriamo di salire sulla collina rocciosa dietro al castello per ammirare il meraviglioso panorama circostante.
Accanto al castello si trova la piccola e graziosa chiesa di Santa Maria della Pietà, un piccolo tempietto eretto nel 1596. La chiesa presenta una pianta ottagonale, sormontata da una cupola ad otto spicchi, ed un portale di accesso in stile barocco sormontato da un timpano ed una piccola edicola. All'interno si possono trovare un dipinto della Vergine miracolosa e una statua di San Michele armato. La chiesa, ora utilizzata come oratorio, è visitabile solo in poche occasioni, ma il panorama circostante è sicuramente degno di nota.
Dedicate un po' di tempo anche alla visita del piccolo borgo medievale situato sotto al castello. Il borgo è suddiviso in due zone: la più antica, situata a ridosso del castello, e la più nuova, situata più a valle. La parte più antica fu abbandonata in seguito ai terremoti distruttivi del 1348-49, del 1461 e del 1703, mentre la parte bassa fu abitata fino al secondo dopoguerra e restaurata alla fine del secolo scorso.